Chiara Milan and Chiara Martini, 'Bringing care in. The meaning of care in refugee solidarity movements', forthcoming, Journal of Refugee Studies
Abstract:
This article investigates the meaning that refugee solidarity activists supporting people on the move across the Western Balkans migratory route and at the Italian-French border attribute to the notion of “care”, which they use to define their solidarity practices, particularly in the aftermath of the global pandemic. By means of a content analysis of in-depth interviews with representatives of grassroots solidarity groups, the article demonstrates that “care” is conceived of as having a political character, as it responds to both the crisis of health care and to the restrictions on freedom of movement; a non-hierarchical connotation, which informs in- and out-group relationships, and a transformative orientation, as acts of care prefigure a society in which freedom of movement and health rights are granted to all, in contrast to the existing model of migration governance. Access the article: https://www.balcanicaucaso.org/Progetti/TraPoCo/Bringing-care-in.-The-meaning-of-care-in-refugee-solidarity-movements
Federico Alagna (2022), Civil Society and Municipal Activism Around Migration in the EU: A Multi-Scalar Alliance-Making. Geopolitics.
Abstract:
Civil society and municipal actors – and the interaction between one another – have become increasingly relevant in EU migration governance. Moving from this understanding, this article explores instances of migration activism in connection with the proactive and contentious role of cities. It does so through the in-depth analysis of the dual EU-wide network From the Sea to the City/International Alliance of Safe Harbours, which gathers numerous civil society initiatives and municipalities and aims to achieve a radical change in EU migration policies. Based on extensive empirical research, my contribution illustrates why the emergence of a multi-scalar alliance between civil society and municipal actors around migration is the result of the interaction between the political agency of these actors and the changing institutional opportunities and constraints at different governance levels. In doing so, it explores different spatial and political dimensions, from cities to transnational arenas, reflecting on their significance in the construction of an EU-wide contentious politics of migration.
Federico Alagna & Eugenio Cusumano (2023), Varieties of criminalization: Italy’s evolving approach to policing sea rescue NGOs. Contemporary Italian Politics
Abstract:
The appointment of a new right wing cabinet in Italy has caused non-governmental search and rescue organizations once again to be condemned as a supposed pull factor encouraging undocumented migration, and to be subjected to new restrictions on their activities. The attempt to restrict non-governmental sea rescue is, however, far from new. This article describes the evolution of this criminalization process by comparing the policies enacted under four different Italian Interior ministers: Marco Minniti, Matteo Salvini, Luciana Lamorgese and Matteo Piantedosi. We argue that, although important analogies can be found in Salvini’s and Piantedosi’s political discourses, the latest Interior minister has departed from Salvini’s confrontational but ultimately unsuccessful ‘closed ports’ policy by strategically developing some of the subtler tactics adopted by Minniti and Lamorgese. These include, for instance, the imposition of burdensome requirements on organizations rescuing and disembarking migrants and the use of administrative rather than criminal legal instruments to impound ships. As they are less likely to face judicial review and/or cause political backlash than direct criminalization, these indirect hindrances provide more viable avenues for restricting NGOs, but also threaten dire humanitarian consequences, exacerbating the gap in rescue capabilities off the Libyan coast.
Il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza l’istituzione di una commissione d’inchiesta per fare luce sull’abuso di Pegasus e altri strumenti di sorveglianza digitale ai danni di giornalisti, voci critiche e figure di opposizione nei paesi dell’Unione europea
Con la sospensione del budget di Frontex e l'avvio di una commissione parlamentare per fare luce sulle presunte violazioni dei diritti umani nei respingimenti illegali alle frontiere europee, il Parlamento europeo afferma la volontà politica di occuparsi dei diritti dei migranti. Ne parliamo con l'eurodeputato Pierfrancesco Majorino
Nel 2013 250.000 cittadini europei hanno aderito ad un'iniziativa civica su pluralismo e libertà dei media, senza però raggiungere l'obiettivo del milione di firme necessarie. Il problema di armonizzare le normative europee sul tema della libertà e del pluralismo dei media resta all'ordine del giorno. Quale la situazione alla vigilia della nuova Commissione europea? Un'intervista a Lorenzo Marsili
Pubblichiamo il resoconto dettagliato degli interventi dei relatori al policy workshop "Le elezioni ai tempi dei social media. Elezioni europee, disinformazione, micro-targeting: che fare?", che si è svolto lo scorso 14 maggio a Roma, nell'ambito del progetto ESVEI promosso da OBC Transeuropa / CCI
Si parla sempre più dei discorsi d'odio e della loro diffusione. Ma cosa sono di preciso, e quali sono gli strumenti legali, tecnici e culturali per combatterli? Un dossier speciale curato da OBCT, selezionando numerose risorse inserite nel Resource Centre sulla libertà dei media e della stampa
Libertà di stampa, informazione di qualità, interesse pubblico e trasparenza delle istituzioni, data journalism. Questi alcuni dei temi che durante un recente edit-a-thon - evento di scrittura collettiva di voci su Wikipedia - hanno riunito a Sofia giornalisti e attivisti
Il prossimo 27 novembre si terrà a Sofia la seconda edizione della “maratona di scrittura” di voci su Wikipedia per la libertà di stampa e per proteggere i "beni comuni democratici"
Attacchi informatici, sorveglianza digitale e sofisticate tecniche di propaganda computazionale caratterizzano sempre più internet. Il caso serbo in un'intervista a Vladan Joler, direttore di Share Foundation
Il 21 novembre OBC Transeuropa organizza a Belgrado una maratona di scrittura di voci sulla libertà di stampa su Wikipedia. L'iniziativa fa parte di un progetto più ampio: eccolo raccontato in 10 punti
Come altri paesi europei, la Croazia ha iniziato un processo di deistituzionalizzazione delle cura e dell'assistenza alle persone disabili. Tuttavia, come denuncia un recente rapporto di Human Rights Watch, sono ancora 8200 le persone che vivono in strutture residenziali e ospediali psichiatrici in condizioni dure e spesso disumane.
Le fotografie di Euromaidan in Ucraina ci interrogano sulla violenza e la sua rappresentazione. È possibile trattare questioni geopolitiche complesse sui social media senza perdere di vista il contesto e la sostanza politica degli eventi?
I tentativi di riformare il sistema dei media in Serbia sembrano essere naufragati. Le organizzazioni internazionali denunciano il peggioramento dello stato della libertà di stampa nel paese, puntando il dito contro nuove forme di controllo
E' il cuore della fragile democrazia kosovara e non è esente da ingerenze politiche e assenza di indipendenza. Un'analisi dell'operato della Corte costituzionale - a firma di Andrea Capussela e pubblicato da EURAC - mette in luce il grave problema di governance del Kosovo indipendente